La RM multiparametrica della prostata è un esame RM della pelvi strutturato per studiare nel dettaglio la ghiandola prostatica. Si esegue con il mezzo di contrasto, e per poterla effettuare è necessario rispettare gli stessi criteri richiesti per qualsiasi altra risonanza con contrasto, vale a dire non essere portatori di pace-maker, non essere allergici al mezzo di contrasto, avere una adeguata funzionalità renale, ecc.
La RM Deve necessariamente essere eseguito con un magnete ad alto campo, 1,5 T o maggiore. Apparecchi con un campo inferiore non permetto un'accurata diagnosi e non devono essere utilizzati per lo studio multiparametrico della prostata.
La RM multiparametrica della prostata non è un esame di screening. E' indicata in caso di sospetto clinico di tumore prostatico, insorto ad esempio durante l'esplorazione rettale o per gli elevati valori di PSA.
ANATOMIA PROSTATICA
Nella prostata si riconoscono quattro diverse regioni, di composizione differente:
AFS: Stroma fibromuscolare anteriore
TZ: Zona di Transizione, che circonda l'uretra prostatica. Tipicamente ingrandita negli uomini con ipertrofia prostatica, è quella che ne determina i sintomi.
CZ: Zona Centrale, localizzata alla base della prostata, posteriormente alla zona di transizione, circonda il dotto eiaculatore destro ed il sinistro.
PZ: Zona Periferica, in sede posteriore e laterale
Il 75% dei tumori origina dalla zona periferica (PZ).
Il 25% dei tumori origina dalla zona di transizione (TZ).
Una minima parte dei tumori origina dallo stroma fibromuscolare anteriore o dalla zona centrale.
INTERPRETAZIONE DELLE IMMAGINI
Il termine "multiparametrica" relativamente alla RM prostatica deriva dal fatto che la determinazione dei reperti prostatici viene effettuata tenendo conto di tre parametri fondamentali:
le sequenze T2 assiali ad alta risoluzione
le sequenze DWI con relativa mappa ADC
lo studio di perfusione (con il mezzo di contrasto)
Il confronto di questi tre parametri consente di categorizzare i reperti prostatici secondo la classificazione PI-RADS, la quale prevede 5 categorie, dalla 1 alla 5, con progressivo incremento della probabilità che le aree evidenziate siano neoplasie clinicamente rilevanti, da molto improbabile per la categoria 1 a molto probabile per la categoria 5.
La probabilità di un tumore clinicamente significativo è:
PI-RADS 1 – Molto bassa
PI-RADS 2 – Bassa
PI-RADS 3 – Intermedia/dubbia
PI-RADS 4 – Alta
PI-RADS 5 – Molto alta
L'interpretazione delle immagini, e i criteri di assegnazione del punteggio PI-RADS, sono differenti per la zona periferica e per la zona di transizione, e questa differenza va debitamente tenuta in conto durante la refertazione.
Come già detto, la diagnosi definitiva di tumore della prostata è istologica, quindi in caso di sospetto è mandatorio eseguire una biopsia prostatica.
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